Visualizza la navigazione
EN | IT

I Luoghi del Festival

12687354

Teatro Cucinelli

L’architettura del Teatro Cucinelli di evidente ispirazione rinascimentale richiama il modello dei teatri di
Parma e Sabbioneta e racchiude al suo interno uno spazio suggestivo e accogliente.
L’eco classica affiora decisa tanto nell’aspetto esterno, quanto nell’impianto scenico. Si accede al teatro per
un pronao curvilineo di ordine ionico che conduce ad un ridotto colonnato e attraverso un breve passaggio
sotto la galleria si raggiunge la platea circondata dalla gradinata.
Il Teatro può ospitare 200 posti, il palcoscenico è largo 12 metri, profondo 8 con un boccascena di 7 metri.
L’acustica è ottimizzata mediante la differenziazione dei materiali insonorizzanti e un sistema di botole, che
copre quasi tutta la superficie del teatro e la macchina scenica, garantisce la massima versatilità strutturale
e di adattamento alle diverse esigenze sceniche.

 

All’ombra del campanile

La torre campanaria venne fatta erigere di fianco alla Chiesa in sostituzione del vecchio campanile da Matilde Bucarini, nel rispetto delle ultime volontà del marito Raffaele Bucarini, finanziatore dell’intera opera di ricostruzione del sacro complesso, che lo voleva costruito sul disegno dell’architetto Nazzareno Biscarini.
I lavori iniziarono nel 1912 e il 26 luglio 1914 si poté inaugurare tutta la struttura completata con una grande festa che prevedeva uno spettacolo di fuochi d’artificio, un concerto della “Schola Cantorum Laurentiana” di Perugia e una “illuminazione elettrica e cinematografo”:
Nel 1923 il campanile si arricchì di un orologio meccanico battente le ore e i quarti che ancora oggi accompagna le giornate di abitanti e visitatori.

Alle spalle del campanile, sotto l’ombra di un grande tiglio, si svolge il primo degli “intermezzi” musicali che segnano il passaggio da un concerto all’altro durante il Festival Villa Solomei ed inondano di musica le vie del paese

 

Chiesa di San Bartolomeo

Esterna al castello di Solomeo, venne ricostruita nel 1748 su di una struttura più antica risalente al XIV secolo. Nel 1882, il parroco, sostenuto dalla comunità locale, si assunse l’incarico di ingrandire, anzi di riedificare la chiesa troppo angusta e insufficiente per la popolazione.
La nuova costruzione venne realizzata su disegno dell’architetto Nazzareno Biscarini e la decorazione interna fu affidata al pittore Coriolano Mazzerioli che l’affrescò con i Santi patroni di Solomeo, i Quattro evangelisti, le Storie di Cristo, i Pontefici da Pietro a Leone XIII. La decorazione venne terminata nel 1895 (data apposta sul libro aperto del San Matteo dipinto nel pennacchio della cupola). Inaugurata il 26 luglio 1914, al suo interno sono conservati il Gonfaloncino raffigurante la Madonna con bambino tra S. Monica e S. Bartolomeo, splendido esempio di manierismo peruginesco di età Controriformistica e un Crocifisso ligneo del XVIII secolo.

Durante il Festival Villa Solomei ospita i concerti d’organo eseguiti sullo splendido organo costruito dall’organaro perugino Adamo Rossi nel 1791

 

Giardino degli ulivi

Un tempo orto della casa parrocchiale, ora è un delizioso giardino posto a sinistra della chiesa, accanto all’ingresso della canonica.
La perpetua vi coltivava ortaggi e frutta per il parroco e la sua famiglia, vi razzolavano galline all’ombra di un pergolato di viti di gustosa uva fragola che i bambini rubavano dal muro soprastante sul quale giocavano a fare gli equilibristi.
Trasformato oggi in un luogo aperto a tutti, è disposto su due livelli arricchito di cipressi, ulivi ed una piccola struttura in legno che ospita dei tavolini al riparo dal sole, vi si accede dalla piazza principale del paese attraverso una doppia scala in pietra.
Da qui si può ammirare il tramonto del sole che si “corica” dietro il monte Penna.

Durante il Festival Villa Solomei ospita il secondo “intermezzo” musicale da gustare insieme all’aperitivo che viene offerto a tutto il pubblico

 

Piazza del castello

Quando, nella primavera del 1391 gli abitanti di Solomeo decidono di fortificare il proprio insediamento a motivo di difesa, quella che fino ad allora era stata Villa Solomei si appresta a divenire Castrum Solomei. Il fortilizio fu costruito a ridosso del palazzo di proprietà del ricco possidente e committente del castello Meo “Iohannis Cole Galassi”. La cartografia catastale del XVIII secolo mostra un castello a pianta quadrangolare dotato di due ingressi, uno sul lato orientale e l’altro a sud. Due archi a sesto acuto ancora visibili ne sono una testimonianza palese. Il cortile interno del fortilizio medievale è oggi una piccola e affascinante piazzetta su cui affacciano le finestre delle case, un tempo contadine, ora trasformate in aule delle scuole sartoriali e boutique dell’azienda.

Durante il Festival Villa Solomei in piazza del castello si tiene il penultimo degli eventi della giornata, fatto di musica, danze o reading a seconda del programma in corso.

 

Anfiteatro

Collocata all’interno del Foro delle Arti, proprio di fronte al Teatro Cucinelli, si apre l’area ovale denominata Anfiteatro. Ispirato ai giardini che ornavano le ville dell’antica Roma presenta, sul lato corto opposto al teatro, un’esedra a gradoni che fa da fondale scenico delle attività artistiche ospitate. Circondato dal panorama verde e collinare, lo spazio può ospitare fino a cinquecento persone e, durante la stagione estiva vi si tengono i concerti del Festival di Villa Solomei e la rassegna cinematografica Settima Arte. Qui artisti di spicco internazionale si esibiscono davanti ad un pubblico che ogni anno accorre da ogni parte del Paese.
Gli edifici circostanti rappresentano tutti l’identità culturale di Solomeo, ideati come luoghi per la socialità e la condivisione della conoscenza e della bellezza.

Durante il Festival Villa Solomei vi si tiene il concerto “grande” e conclusivo di ogni singola giornata.

 

Giardino dei Filosofi

All’interno del Foro delle Arti il Giardino dei Filosofi rappresenta uno spazio intimo dalla natura contemplativa. Caratterizzato dalla presenza di terrazze digradanti verso le colline è un luogo naturale e poetico dove fermarsi a riflettere e ad ammirare il panorama circostante.
Il giardino pensile all’italiana è una sorta di propugnacolo che fra spalliere di rose, pergole di viti e fontane affaccia in primo piano sul dolce paesaggio umbro.

Durante il Festival Villa Solomei vi si tiene un concerto “con vista” che abbina al piacere dell’ascolto la meraviglia della vista

 

Tributo alla Dignità dell’Uomo

Il Tributo alla Dignità dell’Uomo è un’architettura-monumento, simbolo durevole dell’attività di Brunello Cucinelli nei confronti dell’umanità.

Il monumento è un’esedra di ispirazione greco-romana, realizzata seguendo le prescrizioni di Vitruvio, Palladio e Sebastiano Serlio, con un disegno che rispetta le proporzioni dell’architettura classica.

L’ opera costruita con blocchi interi di travertino, posti l’uno sull’altro, sprigiona un grande senso di forza e solennità.